Titolo: Le condizioni obiettive di punibilità
(Un’ipotesi di interpretazione dell’art. 44 c.p.)
Autore: Davide Romano
Genere: Giurisprudenza
n. pagine: 128
ISBN:
Data edizione:
Prezzo 15,00 €
Formato: Brossura – cover morbida plastif. lucida
Lingua: Italiano
Note Biografiche:
Davide Romano nato a Bari nel 1969 è professore a contratto di Diritto Penale Commerciale presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Bari. É stato docente del corso di perfezionamento in Legislazione Minorile afferente al Dipartimento di Bioetica dell’Università degli Studi di Bari e del Master di Diritto fallimentare nonché professore a contratto di Diritto Penale Commerciale nell’Università di Bari, sede di Taranto. Svolge la libera professione di avvocato. Ha scritto saggi di Diritto Penale. Per PALOMAR ha pubblicato: Il Processo di Gesù; Le esenzioni fiscali per il mezzogiorno (con Roberto Romano); e Il rischio di cambio (con Roberto Romano). È stato consulente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle responsabilità per la tragedia del Cermis.
SINOSSI:
Dalla loro collocazione nell’ormai lontano1929, le condizioni obiettive di punibilità sono state più volte strumento di dilatazione della responsabilità penale nel tentativo di superare i limiti imposti dal principio di colpevolezza o, viceversa, considerate inutili esempi di responsabilità oggettiva, da eliminare. Nella consapevolezza che l’analisi delle condizioni obiettive di punibilità comporti necessariamente l’individuazione delle connessioni tra la punibilità e il reato, si innerva il tema centrale della trattazione dell’istituto condizionale. Incidenti sulla funzione secondaria della norma e sospensive della punibilità, le condizioni obiettive di punibilità sono state a volte ritenute il passaggio tra l’illecito e il reato; in ogni caso, permettono al reato, anche senza qualificarlo come tale, di costituirsi ed esplicare i propri effetti. Determinata la natura delle condizioni obiettive di punibilità ed effettuata l’analisi dei criteri di individuazione delle stesse, merita interesse la funzione fondamentale che l’istituto in questione può svolgere nel sistema penale italiano sempre più afflitto dalla necessità di conservare il principio di obbligatorietà dell’azione penale, quale onere del Magistrato per evitarne eventuali arbitri e, contemporaneamente di non pregiudicare ulteriormente l’enorme carico penale, che paralizzerebbe l’intero sistema giudiziario.