Autore: Maria Luisa Tatoli
Genere: Biografia
n. pagine: 200
ISBN: 978.88.99601.82.9
Data edizione: Luglio 2024
Prezzo 17,50 €
Formato: Brossura – cover morbida plastif. lucida
Lingua: Italiano
BIOGRAFIA
Avvocato Maria Luisa TATOLI laureata a pieni voti in Giurisprudenza, presso L’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Iscritta all’Albo degli Avvocati di Bari. Ha conseguito a pieni voti la specializzazione in Diritto Sanitario presso la Facoltà di Giurisprudenza di Bari. Ha frequentato la Facoltà di Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha ricevuto riconoscimenti per l’impegno professionale profuso a favore dell’Associazione Trapiantati d’Organi di Massafra. Ha esperienza come professionista delegata alle vendite immobiliare per il Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Bari e come Curatrice Fallimentare per il Tribunale di Bari. Ha acquisito una solida conoscenza nel Diritto Civile e nel Diritto del Lavoro. Negli ultimi 12 anni ha maturato notevole esperienza in Diritto Penale a causa di ingiuste vicende giudiziarie subite.
Sinossi
«Questo libro è la mia voce, la mia verità. Ho deciso di scrivere questa mia odissea giudiziaria che sembra non avere fine. E poiché è stato tanto osato oserò anch’io. Questa è tutta la verità sull’arresto e sul processo che molti ignorano. È una storia complicata fitta di intrighi. Liste di testimoni spariscono, carte si seppelliscono nei meandri del procedimento. Chi doveva condurre le indagini è il responsabile di questo spaventoso arresto di cui sono stata vittima. Ero finita ingiustamente nel tritacarne della magistratura Tranese per aver promosso una causa civile al Tribunale di Bari nell’interesse di una mia cliente contro la famiglia del Pubblico Ministero dr. Michele Ruggero, attualmente sospeso dalla magistratura. Quello che ho vissuto mi ha ricordato la frase di Giorgio Bocca pronunciata anni dopo l’arresto di Enzo Tortora “Il più grande esempio di macelleria giudiziaria all’ingrosso, effettuato nel nostro paese” a differenza di Tortora la mia vicenda giudiziaria non è basata sull’errore ma sul dolo! Pur nella consapevolezza che la giustizia è fatta da uomini, non ho mai provato alcuna animosità nei confronti dei magistrati. Considero insostituibile la loro funzione.»